Standard (EADGBE)

Tu mi hai guardato con l’occhio di chi vuole,

io non mi feci pregare di più

sentii un calore battermi nel petto

dissi stavolta non riparto più!

Poi ti mostrai le foto dei miei viaggi

ti raccontai di un popolo lontano

tu mi hai mostrato il bianco dei tuoi seni

mi hai detto passami l’asciugamano!

Nella tua casa era investita una vita

passata a smettere ricominciare

nei tuoi cassetti un paio di segreti

pronti per quando me li vorrai dire.

I giorni pesano se sono vuoti

quei giorni invece volavano leggeri

le nostre ombre divennero una

sopra l’asfalto e sopra tutti i muri.

Io sono una valigia

e giro di stazione in stazione

in molti mi trasportano

ma in pochi hanno la combinazione

Ma chi l’avrebbe detto che la vita

mi sorprendeva come hai fatto TU.

Tu m’hai aperto come una ferita

sto sanguinando ma non ti lascio più,

io non ti lascio più.

Poi ti portai sul ciglio dell’oceano

ti ho detto Promettimi che mi amerai

Tu mi hai risposto che anche le ragazze

fanno promesse da marinai.

Ti ho detto Credi di avermi deluso

ma ti darò ancora più passione

il cuore, il letto, il mondo, l’universo

sospesi in una bolla di sapone

Tu mi hai insegnato ad amare la mattina,

il pane caldo e la malinconia,

i piedi gelidi sotto al lenzuolo

e che il successo non fa compagnia.

Non vi dirò come finisce la storia

anche perchè non è finita mai

Se scorre un fiume dentro ad ogni cuore

arriveremo al mare prima o poi.

Io sono una valigia

e giro di stazione in stazione

in molti mi trasportano

ma in pochi hanno la combinazione.

Ma chi l’avrebbe detto che la vita

mi sorprendeva come hai fatto TU.

Tu m’hai aperto come una ferita

sto sanguinando ma non ti lascio più,

io non ti lascio più.

Io non ti lascio più

Io non ti lascio più

Io non ti lascio più

Io non ti lascio più

Io sono una valigia

e giro di stazione in stazione

in molti mi trasportano

ma solo tu hai la combinazione.