Standard (EADGBE)

Intro

Ti spiegherò, se vorrai con calma

Mettendo una parola in fila all’altra

Come non ho mai fatto

E non sarò breve, no non sarò breve affatto

Strofa:

Sempre a un passo prima della tua discrezione

Lungo la linea di un respiro appena

Più lungo del normale

Tra tutto quello che credevo di provare

Non avrei mai pensato alla paura

Strofa:

Alla fragilità delle parole e altro

O alla diffidenza nascosta sotto

Un velo di pioggia

O a un’allegria impossibile

Nella luce obliqua del mattino

Rit:

Ti spiegherò, se vorrai con calma

Mettendo una parola in fila all’altra

Come non ho mai fatto

E non sarò breve, non sarò breve affatto

Strum:

Strofa:

Davvero se ci ripenso, io penso al tempo

E alla mia guerra

Al di qua e al di là delle intenzioni

E all’errore inoltre

Di crederti sempre così fragile

Che mi costringe ogni giorno a valutare

La reale capacità degli occhi

La sensibilità non intatta

Delle mani

Persa in un punto qualsiasi del sangue

Rit:

Strum:

2. CASA DI ALMA

Intro

Strofa:

Ho tre graffi sulla faccia e una chiave nella tasca

Vado in questa valle con la neve che mi fa le scarpe

Giù fino a mattina, oltre i ferri del treno

In sfregio alla sfortuna, io fumo, do fumo a questa luna

Strum:

Strofa:

Prima del sole sarò dinanzi al cancello

E come un fantasma verrò a briglia di un soffio di gelo

E dal ponte alla campana, dal fiume alla vigna

Nessuno mi vedrà salir le scale in casa di Alma

Strum:

Rit:

Sul suo letto d’argento lei per un sorso di vino

Toglie il suo vestito e la sua mano mi scalda

Prima che torni suo marito avrò terra in abbondanza

E sotto la schiena del cielo nel giorno che sale più nero

Infine nessuno, nessuno mi terrà prigioniero

Strum:

Strofa:

Ho tre graffi sulla faccia e un coltello nella tasca

Luna d’inverno nel cielo, il tuo volto s’è fatto severo

Ma la notte è come una benda che puoi togliere sul cammino

Oltre i fuochi spenti, nell’alba che brilla sui miei denti

Strofa:

E dietro questa curva sarò all’arco del paese

Dove la neve si fa lenta sull’orma già dissolta

E tra il fiato dei camini, con il cappello sulla spalla

Nessuno mi vedrà salir le scale in casa di Alma

Rit: … x2

3. LE MASCHERE BIANCHE

Intro

(alternato col basso di )

Strofa:

E che cosa vuoi che ti risponda

D’altronde tu sai già come muoverti

E sull’altare della tua innocenza

Cammineremo e toglieremo i cappelli

E con un gesto di estrema pazienza vedremo finalmente rallentare

La tua ragione pura che ti torna indietro uguale

Strofa:

Ho voluto una terra lontana e non pronunciare il tuo nome

Ho ingannato il mio vicino e perduto le mie figlie

Per un carro nero che insegue la frontiera

E per il mio talento scarlatto

Che ritrovo verso sera

Rit:

E lo spettacolo delle maschere bianche attraversa tutti i villaggi

Ha una trama fatta con il fuoco, trampoli e costumi inglesi

Ha uomini disfatti e molta sabbia alle sue spalle

Ma forse l’oceano non è poi così lontano

Strum:

Strofa:

Qualcuno racconta di una baia che brilla più di un diamante

Oltre le grandi città di ghisa, nell’orizzonte lucido e tagliente

E nei teatri scoperti al cielo, o nei saloni accesi d’inverno

L’ultimo battito sotto la pelle è un tocco freddo che ci cura la febbre

Strofa:

Mentre tu aspetti alla finestra e guardi la luna fare l’onda

Stringi i tuoi cani sul grembo e tutto ciò che invochi si ribella

Credevi tutto in una mano e nella tua mano non trovi niente

Solo una stella che nel cielo trema e si spegne verso oriente

Rit: …x2

Outro

x2

4. LISBONA

Intro

Strofa:

Viaggiando per Lisbona con la bocca impiastricciata

Molti tagli sulle mani e ben poco di credibile

Non sono sicuro di come siano andate le cose

Ma c’è qualcuno più gentile sulla riva in un’ultima ora

Ma c’è qualcuno più gentile sulla riva in un’ultima ora

Strofa:

E vivono sulle colline nelle trincee

Parlano con i cani e sorvegliano il fiume

Si lamentano dagli angoli ed han tutto per partire

Hanno la meraviglia intrappolata tra il dolore e le dita

Hanno la meraviglia intrappolata tra il dolore e le dita

Strum:

x2

x2

Strofa:

Oltrepassando i carri nella piazza

ho avuto come l’impressione

Di essere già passato di qui

E tra poco la notte calerà di colpo

E le nostre intenzioni non basteranno a coprirci

Da molti giorni cammino sul fianco della strada

E inseguo la pioggia che brilla come quarzo nella luce di un faro

Inseguo la pioggia che brilla come quarzo sulla coda del faro

Bridge

Mentre l’inverno s’impone e sprofonda i suoi fianchi

Sui rimasugli di calore, sulla gloria delle parole

E questa notte io vorrei essere come l’acqua del fiume che abbandona nel buio la città

E quel che avanza sarà collera, quel che avanza sarà sdegno

Camminando oltre i fuochi dove non si va

Strofa:

E lei sorride sempre quando arriva e nell’angolo accartoccia i suoi vestiti

E ti socchiude, ti chiude ancora la bocca

Ma il suo dente migliore sarà dove il pensiero si fa dolce

Ma il suo dente migliore sarà dove il pensiero si fa dolce

Strum:

x2

x2

Outro

Viaggiando per Lisbona con la bocca impiastricciata

Molti tagli sulle mani e ben poco di credibile

5. LA NOTTE DI TAVIRA

Intro

Strofa:

La nave salperà venerdì mattina presto

E intanto io non mi aspetto nulla e nemmeno mai l’ho chiesto

Tutta la banda e i resti del reparto camminano battuti

Nella notte profonda d’incanto

E si innamorano di donne povere, intrecciano cappelli e piume

Per quel poco che basta alla fiducia

E dimenticare un altro giorno alla fonda

Attraversando una spiaggia sconosciuta

Strofa:

Ho sempre creduto alle superstizioni

Ai racconti che la gente nasconde

Lontano dalla fede e dalle consolazioni

E ho svuotato ancora le mie tasche

Per sentire il rimpianto gonfiarsi

Nell’odore di pioggia e malto

Ma non importa lascia stare

Sarà solo come vuoi tu

Ho posato quel che avevo sul bancone

E anni dopo non riuscivo più a pensare che ci fossi ancora tu

Strum:

Strofa:

Avrei dovuto ascoltare i consigli di Mona

Quando tutto era ancora possibile tra le sue dita sottili di sposa

Quando il sole alzava i suoi raggi leggero

E nessuno di noi, nessuno, faceva della paura un pensiero

Ma mentre il paese cambiava opinione

Io lasciavo la sua porta spalancata

E mi voltai per cercarla ancora

Sulla piazza tra i cumuli di neve

Quando lei era già rincasata

Strofa:

E adesso che ho attraversato la pianura

E cantato coi vagabondi

Fino ai lontani porti di vetro

Per arrivare a guardare l’Africa come una promessa

E capire che comunque non sarei mai più tornato indietro

Ma non importa lascia stare

Sarà solo come vuoi tu

Ho posato quel che avevo sul bancone

E anni dopo non riuscivo più a pensare che ci fossi ancora tu

E ti ho confusa in molte altre

Ma mi sembra di averti baciato la notte scorsa

Mentre Tavira si concedeva alle fiamme

E forse ero io o forse era mio padre

Che importanza vuoi che faccia

Siamo caduti entrambi

In una nube rovente

Con una bandiera spezzata tra le braccia

Strum:

6. L’UOMO PICCOLO

Intro

x2

Strofa:

Stai viaggiando per la Francia

Senza uscire dalla tua stanza

E l’uomo piccolo ti ha reso un culto

Ma perdonami se non mi inchino

E dando le spalle a una regina

Sprofondo sul cuscino

Strofa:

Vai svanendo nel tuo scialle

Con la falce tra le gambe

E ti sei presa il mio destino

Ed è in piazza che si dice, è uno piccolo a renderla felice

Mezza femmina in malaffare che stai in origine ad ogni male

Rit:

Ed io l’ho cercato negli armadi sotto al letto e sulle scale

È più di un mese che non dormo ma il tuo cuore resta sordo

Che forse l’hai nascosto con l’ardore che era stato nostro

O è tutta una menzogna a lasciarmi esangue sulla gogna

Rit:

Stai contando le tue scarpe che userai per cento danze

L’uomo piccolo si avvicina ma è uno spettro di cantina

Di parcelle ne ho firmate con il sangue e tutte le ho lasciate

E adesso vago come un corvo più veloce ma senza appoggio

Rit:

Ma c’è ancora una questione che ci tengo a ricordare

Nelle luci del mattino c’è qualcuno a me vicino

Un sorriso ragazzina il letto trema come una slavina

Ora io sono un corvo e stai sicura che a casa più non torno

7. ANESIS

Intro

Strofa:

E’ passato molto tempo, ma non ho ancora imparato

A tornare senza di te

Così quando il fiume sussurra

Tienimi ancora per mano

Rit:

E saliremo insieme sull’ultimo battello

Poi continueremo senza temere

Seguendo i lampioni spenti

Fino al nostro quartiere

Strofa:

E la vecchia legge del tuo corpo perfetto

E delle mie scarpe lasciate sulla porta

Delle mie mani che diventano piedi

Nella tua stanza che mi ruota intorno

Rit:

E la notte con due dita ora toglie il suo mistero

Mentre l’alba appare dolce sulle pareti

Tra queste case bianche di frontiera

Tra le lune dei minareti

Strum:

Strofa:

E’ passato molto tempo ma non ho ancora imparato

A tornare senza di te

Stella greca senza dimora

Nessuno ti accompagnerà lungo il confine

Ma dov’è finita la bellezza che guardava se stessa

Dal culmine delle barricate

E dov’è la disciplina che un tempo ci lasciava esperti

Rit:

Sul ciglio dell’ombra

Sui nervi del corpo

Piangevano le madri agli altari

Mentre il nostro mondo invecchiava

Sulle marce dei militari

Strum:

8. UN’ALTRA TAZZA DI CAFFE’

Intro

Strofa:

Così dolce è il tuo respiro

E i tuoi occhi due gioielli

Dritta la tua schiena

Mentre giace tra i tuoi capelli

Ma non sento affetto

Né gratitudine né amore

La tua lealtà non è per me

Ma per qualche stella superiore

Rit:

Dammi un po’ di caffè per il viaggio

Ancora una tazza e poi me ne andrò, per la valle di sotto

Strofa:

Tuo padre è un fuorilegge,

Un vagabondo di mestiere

Ti insegnerà come pescare nel mazzo

E quali coltelli non temere

Sovrintende il suo impero

Che difende da ogni straniero

Ma gli trema la voce

Quando chiede da mangiare

Rit:

Dammi un po’ di caffè per il viaggio

Ancora una tazza e poi me ne andrò, per la valle di sotto

Strofa:

E tua sorella legge il futuro

Come tua madre, tu stessa sai fare

Non hai mai imparato a leggere o a scrivere

Non ci sono libri sul tuo scaffale

Il tuo piacere non ha confine

E la tua voce è come un canto

Ma il tuo cuore è un oceano misterioso e affranto

Rit:

Dammi un po’ di caffè per il viaggio

Ancora una tazza e poi me ne andrò, per la valle di sotto

9. CANTO N°32

Intro

x4

Strofa:

Un profumo d’amore agita il petto

Della terra in travaglio di fiorire

Allettando il suo peso troppo stretto

In un respiro d’esseri a venire

Che ridesta in germoglio il suo

Grembo di scoglio

Che ridesta in germoglio il suo

Grembo di scoglio

Un respiro del cielo allevia insieme

Con la tua zolla questa polpa densa

D’uomo restio che troppo a stento freme

Nel bacio tuo voluttà tanto immensa

Ch’ei trema se lui nondi del profumo dei mondi

Ch’ei trema se lui nondi del profumo dei mondi

Come il terriccio si frantuma in brio

D’aromi alati e di verdure in fiore

Tale tu con me converti il tetro fio

Danze antiche in tue sillabe sonore

Dove ai suoi s’alterna la tua fragranza eterna

Dove ai suoi s’alterna la tua fragranza eterna

Outro

x2

x4

10. CREDO DI ESSERMI ALZATO

Per quello che mi è concesso

Rimarrò fermo a guardare

Devo penare un po’

Nel diventare una persona normale

Ora che ho comprato una sedia

E sono davvero pulito

Credo solo in quello che vedo

E non mi sono pentito

Lo vedi dalle mie scarpe

Che sono sempre stato straniero

E che tengo un dito puntato su questo preciso pensiero

E se ho perso la faccia

In un crimine minore

Non mi sento in alcun modo un vostro debitore

Non mi sento in alcun modo un vostro debitore

Ma il fatto è che la mia storia non ha troppa importanza

Quello che importa è quella donna, quella donna nell’altra stanza

Il suo nome è Maddalena

Lei è libera da ogni pena

Lascia stare il passato che ora credo di essermi alzato

Lascia stare il passato che ora credo di essermi alzato

Ed ero convinto che continuasse a sfuggirmi un dettaglio

Ma col precipitare degli eventi ho dovuto ammettere lo sbaglio

E adesso so che ogni uomo è irrisolto

E se guardi bene c’è sempre un odio sepolto

E adesso so che ogni uomo è irrisolto

E se guardi bene trovi sempre un odio sepolto